sabato 14 marzo 2015

Pronti per l'eclissi!

Prima di tutto il fatto: venerdì 20 marzo 2015 è prevista un'eclissi* di Sole che inizierà alle 9.30 circa per finire poco dopo le 11.30. La massima copertura sarà ovviamente verso le 10.30. I dettagli sono riassunti in questa pagina
Sarà visibile nella sua totalità (quindi con oscuramento completo) solo in alcune zone a nord dell'Europa, in Italia sarà visibile solo parzialmente ma vale comunque la pena di osservarla!

In particolare, dal nord Italia vedremo il Sole coperto dalla Luna per circa il 70% del suo diametro: non diventerà buio e di fatto non ci accorgeremo di nulla ma con qualche piccolo trucco si potranno fare osservazioni interessanti.
Prima di spiegare come fare vale forse la pena rinfrescare brevemente cos'è un eclissi...

In astronomia si parla di eclissi ogni volta che un pianeta, una luna o qualunque altro corpo celeste si frappone tra una sorgente di luce e un osservatore. Nel nostro caso, vivendo sul pianeta Terra, siamo abituati a indicare con questo nome ciò che accade quando qualcosa si mette davanti al Sole (o alla Luna) oscurandolo temporaneamente. Nel caso di un eclissi di Sole è la Luna che fa da ombrellone e fa in quindi in modo che alcune zone del pianeta restino al buio, nel caso invece di un'eclissi di Luna è la Terra stessa a far si che il Sole non riesca più a illuminare il nostro satellite naturale.


Fonte: divulgazione.uai.it

Questo, in teoria, lo sanno tutti ma ci sono alcuni aspetti di cui forse non tutti sono a conoscenza. Per esempio: lo sapevate che per avere un'eclissi di Sole bisogna trovarsi in un giorno di Luna nuova
Pensate a come cambia l'aspetto della Luna nel corso di un mese (o più precisamente in 29 giorni e mezzo): a volte è piena, altre è visibile solo come uno spicchio, altre volte ancora semplicemente non c'è... Quando la Luna è piena, come pochi giorni fa, significa che si trova in posizione opposta al Sole rispetto alla Terra e sorge esattamente al tramonto del Sole. Dopo questa fase inizia a sorgere sempre più tardi e la parte illuminata è sempre più piccola: siamo nella cosiddetta fase di Luna calante. Come dicevo, in questa fase la Luna spunta dall'orizzonte sempre più tardi nel corso della notte fino ad arrivare al punto di sorgere quando ormai la notte è finita, cioè all'alba. Ecco allora che la Luna non si vede più, proprio perchè si trova in cielo molto vicino al Sole. Questa è la fase di Luna nuova. Nei giorni successivi la Luna continua a ritardare il suo sorgere e torna ad essere visibile in alcuni momenti della notte: è la fase di Luna crescente! Infine si torna al punto di partenza e si ha nuovamente la Luna piena.
Ovviamente allora, l'unico periodo in cui si può avere un'eclissi di Sole è durante la Luna nuova!
Se, guardando la Luna volete sapere se si trova in fase crescente o calante potete sfruttare il proverbio: "gobba a ponente Luna crescente, gobba a levante Luna calante" !

Un'altro aspetto al quale non sempre si pensa è che la Luna è molto molto molto più piccola del Sole ma data la sua vicinanza la vediamo con le stesse dimensioni apparenti. Questo Significa che durante un'eclissi di Sole la Luna può coprire interamente il disco solare lasciando ben visibile solo la corona. Questi eventi sono quindi interessanti perchè permettono di osservare il bordo del Sole in condizioni privilegiate! In alcuni casi poi, visto che la distanza Terra-Luna non è costante, può succedere che le dimensioni apparenti della Luna siano leggermente inferiori a quelle della nostra stella: in questo caso resta visibile un anello di Sole e l'eclissi viene chiamata anulare. Non è affatto scontato che una luna abbia le stesse dimensioni apparenti di una stella, è una fortunata coincidenza!

Ve ne racconto un'altra (giuro che è l'ultima) e per farlo dobbiamo uscire dal sistema solare... In giro per la galassia ci sono altri sistemi planetari? Oggi sappiamo che la risposta è sì e lo dobbiamo in parte anche al fenomeno delle eclissi. Noi siamo in grado di osservare le stelle della nostra galassia ma non è possibile osservare un eventuale pianeta che orbita intorno a una stella: sarebbe troppo piccolo e la sua luminosità troppo debole. Può capitare però che questo pianeta per noi invisibile passi davanti alla sua stella lungo la nostra linea di vista: quando questo succede siamo in grado di registrare una piccola diminuzione della luminosità della stella svelando così l'esistenza del pianeta! Solitamente questo fenomeno viene chiamato transito e non eclissi ed è piuttosto raro... Tuttavia osservare un transito è una delle prove più valide della presenza di un pianeta intorno a una stella!

Fonte: amastrofili.org

Torniamo ora a quello che spiegavo all'inizio: come osservare l'eclissi del 20 marzo? Evitate di guardarla ad occhio nudo: non vedreste nulla di interessante e rischiereste seriamente di danneggiarvi la vista... Se volete osservare il Sole in modo diretto servono delle protezioni: un modo semplice è usare una maschera da saldatore, il vetro scuro riesce infatti ad attenuare la luce quanto basta per non farsi del male. Eviterei comunque di guardare troppo a lungo... Non usate occhiali da sole, radiografie o simili se non volete correre rischi...
Un modo più interessante, almeno secondo me, è invece osservare l'eclissi in modo indiretto o per proiezione. Prendete un foglio che abbia un buco circolare (anche i semplici fogli a buchi dei raccoglitori vanno benissimo) e posizionatelo in modo che questo proietti a terra o su una parete la sua ombra. Il buco ovviamente apparirà luminoso ma la cosa interessante è che non sarà circolare come ci aspetterebbe, bensì si vedrà all'interno del cerchio lo spicchio lunare responsabile dell'eclissi! 


Immagine proiettata da un foro circolare durante un eclissi. fonte: divulgazione.uai.it
Ricordo che ho scoperto questo metodo per puro caso, durante un eclissi simile a quella che sta per avvenire. Ero in università durante la pausa di una lezione (non ricordo l'anno nè quale corso stessi seguendo), uno dei miei compagni (non ricordo proprio chi...) aveva preso appunti su un foglio a buchi e la luce del Sole entrava dalla finestra dietro di noi. Ci cadde l'occhio sull'ombra del foglio e ci accorgemmo che c'era qualcosa di strano... Il fenomeno in sè non è complicato, in pratica il buco si comporta come l'obiettivo di una macchina fotografica (in realtà, visto che non ci sono lenti, il nome corretto è foro stenopeico) e proietta quindi le immagini ribaltate su uno schermo (in questo caso il pavimento): è come se tutta la luce del sole passasse nel piccolo buco prima di colpire la parete. Il fatto però di averlo scoperto da soli invece di averlo imparato da qualcuno l'ha reso ancora più interessante tanto che non l'ho più dimenticato!

Venerdì, se il tempo lo permetterà, mi piacerebbe organizzare un'osservazione dell'eclissi a scuola. Ho in mente di costruire una piccola camera oscura per sfruttare al meglio il fenomeno che ho appena descritto! Se però, come temo, non dovessi fare in tempo mi accontenterò di un semplice cartoncino forato... Una collega dovrebbe invece riuscire a procurare un piccolo telescopio amatoriale con filtro solare per un'osservazione diretta.

Spero di riuscire nel mio intento e soprattutto di non trovare un cielo troppo nuvoloso! Se andrà tutto bene racconterò su qui com'e andata.
Nel frattempo buona eclissi a tutti! 
E visto che oggi è il 14 marzo, Buon Pi-greco day!

________________________________

Aggiornamento: Ecco qui il racconto dell'osservazione a scuola!

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ 
* so che alcuni di voi staranno pensando che ho scritto male e che il nome giusto da usare è eclisse, in realtà sono valide entrambe le forme e semplicemente ho scelto di usare quella che finisce con la i...

mercoledì 4 marzo 2015

Perso nella jungla dei software didattici...

Recentemente ho deciso di provare in una della mie classi il metodo della flipped classroom. Se sapete già di cosa si tratta saltate pure qualche riga (fino al prossimo paragrafo), altrimenti ora cerco di spiegarlo. In pratica si tratta di una modalità di insegnamento alternativa in cui la parte teorica viene affidata a dei filmati o ad altri materiali interattivi che gli studenti guardano come compito a casa mentre in classe si svolge la parte pratica: esercizi, lavori di gruppo ecc... In quest'ottica il docente assume il ruolo di "guida" che organizza e controlla il lavoro degli alunni aiutandoli quando necessario. I vantaggi sono interessanti: si può dedicare più tempo a chi ne ha più bisogno e contemporaneamente assegnare qualcosa di più impegnativo ai più bravi, inoltre ci si assicura che i ragazzi svolgano un po' di "lavoro pratico" che è fondamentale... Ci sono ovviamente anche svantaggi: ci vuole più tempo per affrontare i vari argomenti e non tutti gli studenti si trovano bene con delle spiegazioni registrate.

La prima cosa da fare è stata trovare il modo di dare ai ragazzi del materiale multimediale. La mia idea era di registrare le lezioni sul tablet e condividerle con la classe ma essendomi trovato con poco tempo a disposizione ho iniziato fornendo delle lezioni già presenti sul web. Girovagando per la rete ho trovato questo: www.schooltoon.com. Si tratta di un sito che raccoglie numerose lezioncine da circa 5 minuti su vari argomenti di matematica e la particolarità è che sono tutte sotto forma di cartoni animati con protagonisti un professore, pittoreschi alunni e altri personaggi occasionali. Per le prime due lezioni flipped (scomposizioni di polinomi) mi sono appoggiato a questo sito: agli alunni non è dispiaciuto ma qualcuno si è lamentato del fatto che le spiegazioni fossero un po' troppo frettolose (evidentemente il concetto per cui un video si può rivedere a piacimento non è ancora radicato...).
Nel frattempo mi sono organizzato per cercare dei software adatti al mio scopo e provo a descrivere qui quello che ho trovato nel caso qualcun'altro si trovi nella mia stessa situazione e capiti su queste pagine...

A scuola uso un iPad (non sono un fan della mela sgranocchiata ma questo è lo strumento che ho a disposizione) quindi ho dovuto cercare limitandomi all'AppStore e ovviamente ai software gratuiti...
Qui descrivo brevemente quelli che ho testato. Per ultima ho descritto l'app che sto effettivamente usando e le ho quindi dedicato un po' più di spazio.

Educreations: permette di scrivere (col pennino e con la tastiera) su vari sfondi, di inserire immagini e di registrare la propria voce. È possibile salvare una bozza e proseguire la registrazione in un secondo momento. La versione free permette però di salvare una sola bozza alla volta e soprattutto non permette di esportare i video... La condivisione può avvenire solo all'interno del software e con uno spazio limitato (50Mb)

Show Me: molto simile a educreations. Anche qui è possibile creare gruppi di condivisione con gli studenti ma sempre all'interno del programma. L'esportazione dei video è possibile solo con la versione "premium" a circa 50 euro all'anno...

Vittle Free: Bello snello e con tanti begli strumenti, consente di zoomare per passare dal generale al particolare (e viceversa) e anche di selezionare parti del testo per muoverle, ruotarle, ecc... I video creati si possono esportare e/o caricare su youtube senza problemi. Peccato però che la durata massima è di 1 minuto... L'avessi scoperto prima avrei evitato di provarlo...  

Teach: Ha parecchie funzioni interessanti, tra cui vari strumenti di editing e la possibilità di vedere le singole slide in una barra verticale in modo da avere una visione globale della lezione. Anche gli studenti dovrebbero poter vedere la struttura complessiva e muoversi da una slide all'altra senza necessariamente seguire il video. Anche qui però, ed è fondamentale, non è possibile esportare i video senza pagare la versione completa.

Doceri: Ha tutte le caratteristiche che mi servono, non ha troppi strumenti e consente di pubblicare i video direttamente su youtube. Una piccola pecca è il fatto che l'area di scrittura non copre tutto il display ed è sempre presente una cornice che può anche piacere ma che sicuramente toglie un pochino di spazio

Bcontext: Ed ecco quella che vince! Come la maggior parte delle altre permette di scrivere agevolmente sia con il pennino che con la tastiera. Si possono inserire immagini, forme e anche pagine web: in pratica l'interfaccia si nasconde e nel video si vede la pagina web che si vuole mostrare; è possibile anche ritagliare uno screenshot e scriverci sopra come se fosse uno sfondo. La registrazione si può mettere in pausa ma non è possibile chiudere il file e continuare a registrare in un secondo momento. Questo da una parte è uno svantaggio ma è anche vero che non è facile interrompere una spiegazione per continuarla in seguito come se fosse avvenuta tutta di continuo... La cosa importante è che, sebbene anche qui lo spazio di archiviazione sia limitato (100 Mb), è possibile esportare i video direttamente su youtube collegando il proprio account all'applicazione; lo spazio quindi è solo relativamente importante. Volendo è possibile creare dei gruppi per condividere i video con gli studenti ma secondo me è più comodo usare youtube e riportare il link su google classroom (se lo si utilizza).

Risolto il problema software ho iniziato a registrare le lezioni e ne è sorto un altro... Mi sono messo in un'aula vuota per creare una lezione sulla scomposizione del trinomio notevole, ci ho messo circa 20 minuti e alla fine, rivedendo il video ho scoperto che il microfono dell'iPad era rotto! Pessimo modo di scoprirlo... Già non è facile parlare con un display, accorgersi poi di averlo fatto inutilmente è ancora peggio...
Vabbè, basta collegare le auricolari del cellulare (che hanno naturalmente un microfono integrato) e il problema è risolto!
Così finalmente sono riuscito a completare il primo video, pubblicarlo sul tubo e inviare il link ai ragazzi. Ecco qui il risultato!
In classe abbiamo lavorato su questo primo video (e sui precedenti di schooltoon) per circa 2 settimane dopodiché ne ho creato un altro. Il prossimo è in fase di realizzazione.

Appena riesco voglio costruire una sezione del blog su cui archiviare i materiali multimediali che uso o che produco, spero di farcela!

Al di là delle questioni tecniche, questa è proprio una metodologia didattica diversa dal solito. Dopo queste prime settimane di sperimentazione posso dire che non mi dispiace ma contemporaneamente richiede un bel cambio di mentalità, soprattutto negli studenti, che ne rende difficile l'attuazione... per esempio nella mia classe è successo raramente che qualcuno non avesse visto il video a casa, tuttavia non era raro che qualcuno non ci avesse capito quasi nulla. Questo non perchè la spiegazione non fosse chiara (o almeno non solo...) ma perchè mancava l'impegno in prima persona a capirlo. Un conto è essere in classe con il prof che ti spiega e ti costringe, quando riesce, ad ascoltare, un altro è trovarsi a casa da soli e concentrarsi per capire un argomento che non si conosce. Lavorare così a casa è sicuramente più impegnativo tanto che alcuni mi hanno chiesto di tornare al vecchio sistema. Quello che si deve riuscire a capire è che la matematica va affrontata come fosse una materia di laboratorio: non si può imparare a risolvere equazioni copiando quelle che vengono fatte alla lavagna, bisogna mettersi in prima persona davanti al problema e sforzarsi di risolverlo.
La maggior parte degli alunni però non mi sembra dispiaciuta (per fortuna!) quindi per adesso continuiamo così.

Al momento credo sia troppo presto per fare un bilancio di questo metodo, aspettiamo ancora un po' e vediamo come andrà!